Maria, bella bella da morire

Carissime amiche, oggi vi racconto la storia di Maria (altro nome di fantasia). Completamente diversa da quella di Nadia, ma solo per il fatto che non c’è di mezzo un’altra persona. Non si tratta di un uomo manesco e possessivo, e cose del genere. Ma la violenza c’è ugualmente. Quella che Maria fa quotidianamente alla sua persona e alla sua immagine. Non si piace. In nessun modo. I corteggiatori non le mancano, ha avuto un paio di storie, ma non vive bene il rapporto con lo specchio. Sembra strano, ma è così. Si vede brutta. Ma brutta al punto da pensare di essere stata solo fortunata a rimediare quei due, che avrebbero potuto avere di meglio. Qualsiasi donna, ma non lei.

Io, con il dovuto tatto, ma non senza una dose di “benevola severità”, cerco di farle capire che l’unica bellezza è negli occhi di chi guarda. A partire dai suoi. Se lei per prima non si piace, non comunica al mondo positività e voglia di lottare, come può pretendere che siano gli altri o le altre a darle un valore che lei stessa si nega?

Ogni persona, giorno dopo giorno, combatte una guerra che neanche immaginiamo. Spesso non ha la forza di affrontarne un’altra. E quindi si allontana da noi, in questo caso da Maria. Non lo fa per cattiveria, ma va via e basta. E Maria ha l’impressione che sia colpa sua e della sua presunta bruttezza.

Invece non è colpa di nessuno. Però Maria deve reagire, e se ho deciso di pubblicare anche la sua storia è perché voglio che nessuna delle mie amiche si senta mai così. Siete belle, tutte. Lo specchio è il vostro servo, non il contrario.

Ho convinto Maria a venire da me per un trattamento completo. Taglio, colore, un look del tutto nuovo. Ha saputo che la mia specialità è l’acconciatura raccolta, e forse ha deciso di provarla. Forse. Non importa: l’unica cosa che davvero conta è averla vista sorridere per un attimo. In cuor mio, voglio illudermi che sia una rinascita. Magari grazie alle mie mani…