Quante volte una donna cede alla tentazione del taglio e cambia look? La risposta più giusta è sempre “dipende”. Perché ci sono quelle fedeli all’immagine che hanno davanti allo specchio, e non vogliono stravolgerla a causa di un fatto o di un evento negativo. Al contrario, ci sono invece donne che approfittano di una situazione per cambiare lunghezza e colore della propria chioma.
C’è un significato psicologico? Certo che c’è. Lo spiega il prof. Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna: “Nella mia esperienza di psicoanalista ho potuto constatare che le emozioni che oscillano tra aspetti depressivi e aspetti euforici corrispondono spesso a modificazioni del taglio e dell’acconciatura femminile; come se l’immagine della propria capigliatura fosse un teatro o meglio un contenitore delle emozioni delle donne. Alcuni desideri di cambiamento spesso riflettono un desiderio di diventare indipendente, e di superare l’evento che ha procurato sofferenza oppure di chiudere un capitolo che rappresenta una fase della vita a cui non si sente più di appartenere. Questi desideri vengono messi in atto proprio cominciando a tagliare capelli, modificare acconciatura o colore”.
Senza voler essere troppo schematici e riduttivi, in base alle esperienze raccontate da molte donne, possiamo presentare una sorta di catalogo del taglio.
Il taglio e la tinta
La donna che taglia di netto i capelli, da molto lunghi a corti, oppure a caschetto, vuole chiudere una relazione. Il passaggio dal parrucchiere di fiducia è una specie di battesimo per una nuova vita.
La principessa sognatrice, anche dopo una delusione, si coccola con la sua lunga e folta chioma, in attesa di una nuova opportunità o di un nuovo principe azzurro.
Tingersi di biondo, in stile Marilyn, è la scelta della ragazza che vuole apparire più sofisticata e seduttiva.
La tinta mora, infine, sarebbe il regno della donna passionale e alla ricerca della fisicità.
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