Filippo Sepe: racconto di una carriera. Gli anni ’80-’90

Gli anni ’80 sono stati per il mondo della moda capelli e più in generale per la moda anni davvero speciali.

Anni di ricerca appassionata, di sperimentazione, anni in cui osare, esagerare, stupire era quasi la normalità.

Per Filippo Sepe e per la sua, allora giovane, azienda questo è il decennio del lancio nel mercato e sui palcoscenici internazionali.

Un team giovane, innovativo, all’avanguardia muove i suoi primi passi nell’affermazione della moda capelli italiana nel mondo portando

con se un concetto rivoluzionario che dopo più di trent’anni resta ancora valido: tecniche innovative e d’effetto per valorizzare la scuola italiana

della moda capelli da sempre capace di unire spirito imprenditoriale, alla ricerca e all’altissimo valore artistico.

Negli anni i ritagli di giornale si accumulano, le foto magari ingialliscono, restituendo però il senso di una carriera lunga, partecipata, di successo con immagini

strepitose, ancora attuali e artisticamente molto valide come se non avessero quasi 40 anni!

Tagli, acconciature raccolte, trucchi e abiti che pur esprimendo bene lo spirito del loro tempo lo hanno attraversato senza invecchiare e viene quasi voglia di riproporle

a qualche rivista perché possa farne la copertina!

Ecco dunque, l’idea di fare di queste immagini e quindi delle tappe della lunga carriera di Filippo Sepe, un piccolo collage da ripercorrere con voi, perché inevitabilmente

per  capire chi siamo dobbiamo ogni tanto saperci voltare indietro e riscoprire chi siamo stati.

Maria, bella bella da morire

Carissime amiche, oggi vi racconto la storia di Maria (altro nome di fantasia). Completamente diversa da quella di Nadia, ma solo per il fatto che non c’è di mezzo un’altra persona. Non si tratta di un uomo manesco e possessivo, e cose del genere. Ma la violenza c’è ugualmente. Quella che Maria fa quotidianamente alla sua persona e alla sua immagine. Non si piace. In nessun modo. I corteggiatori non le mancano, ha avuto un paio di storie, ma non vive bene il rapporto con lo specchio. Sembra strano, ma è così. Si vede brutta. Ma brutta al punto da pensare di essere stata solo fortunata a rimediare quei due, che avrebbero potuto avere di meglio. Qualsiasi donna, ma non lei.

Io, con il dovuto tatto, ma non senza una dose di “benevola severità”, cerco di farle capire che l’unica bellezza è negli occhi di chi guarda. A partire dai suoi. Se lei per prima non si piace, non comunica al mondo positività e voglia di lottare, come può pretendere che siano gli altri o le altre a darle un valore che lei stessa si nega?

Ogni persona, giorno dopo giorno, combatte una guerra che neanche immaginiamo. Spesso non ha la forza di affrontarne un’altra. E quindi si allontana da noi, in questo caso da Maria. Non lo fa per cattiveria, ma va via e basta. E Maria ha l’impressione che sia colpa sua e della sua presunta bruttezza.

Invece non è colpa di nessuno. Però Maria deve reagire, e se ho deciso di pubblicare anche la sua storia è perché voglio che nessuna delle mie amiche si senta mai così. Siete belle, tutte. Lo specchio è il vostro servo, non il contrario.

Ho convinto Maria a venire da me per un trattamento completo. Taglio, colore, un look del tutto nuovo. Ha saputo che la mia specialità è l’acconciatura raccolta, e forse ha deciso di provarla. Forse. Non importa: l’unica cosa che davvero conta è averla vista sorridere per un attimo. In cuor mio, voglio illudermi che sia una rinascita. Magari grazie alle mie mani…

Nadia, il coraggio di cambiare

Questa è la storia di Nadia. Una donna ferita, tradita, illusa da un uomo che sembrava il principe azzurro per poi rivelarsi un poco di buono. Si è sfogata con me, dandomi il permesso di raccontare la sua storia. Ovviamente non rivelerò il cognome e la provenienza. La chiamerò sempre Nadia. E anche questo è un nome di fantasia. Ciò che le è accaduto, invece, è vero.

Nadia è una brillante studentessa universitaria all’ultimo anno. Sta per laurearsi e progetta il suo futuro. In una festa organizzata da alcuni colleghi conosce un ragazzo capitato lì per caso. Lavora, è più grande, l’università non sa neanche cosa sia. Quella maledetta sera decide, con un suo amico, di fermarsi proprio nel locale dove Nadia sta brindando con le amiche e gli amici.

Per lui è colpo di fulmine (almeno così mi ha rivelato Nadia), per lei un po’ meno. Le è simpatico, apprezza la sua gentilezza e il fatto che si sia presentato, senza carpire di nascosto il nome per poi cercarla sui social e parlarle via chat. Gli dà una possibilità, lasciando il suo numero di cellulare su un fazzoletto di carta, come a sperare che quel foglietto improvvisato, Marco, lo perdesse dalla tasca. Senza pensarci mai più.

Marco invece lo conserva. E la richiama. Una, due, dieci volte. Nadia a un certo punto risponde. E, dopo qualche gentile rifiuto, alla fine accetta di uscire con lui. Iniziano a frequentarsi. Un mese, due, poi tre, poi ancora un altro. Giorni di passione, di spensieratezza, di quelle piccole follie che si fanno quando si ama con il cuore e non con la testa.

Marco è (ma a questo punto è più giusto dire sembrava) l’uomo perfetto: premuroso, attento, passionale, che non le staccava mai gli occhi di dosso. E poi geloso, attento a ogni suo desiderio e stato d’animo. Chi non lo vorrebbe un uomo così?

Tutte lo vorrebbero. Almeno fino a quando non scoprono che il principe azzurro, in realtà, è un Otello furioso, accecato da un perverso desiderio di possesso. L’amore si mischia e confonde con il controllo, la repressione.

Nadia voleva venire nel mio negozio per cambiare look: aveva pensato di schiarire la tinta e raccogliere i capelli in un modo che valorizzasse il suo viso. Ma Marco non voleva. Marco le diceva che si sarebbe fatta notare troppo e che quindi non era il caso per una ragazza fidanzata. Marco la rimproverava per una scollatura, una gonna corta, una magliettina più colorata e vistosa.

Nadia, all’inizio, era quasi divertita. A volte lo assecondava, a volte si ribellava e faceva quello che voleva lei. Ma sempre con il sorriso sulle labbra e un sentimento d’amore che le cresceva dentro come un figlio.

Una favola a lieto fine, un sogno. Dal quale Nadia si risveglia bruscamente il giorno in cui Marco le mette le mani addosso. Non per fare l’amore, ma per farle del male. Vola uno schiaffo. Forte. Nadia piange, sente dolore, ma lo perdona subito. Il suo principe non può essere un mostro. Sarà stato un caso. Lo perdona e basta. Magari quella gonna era davvero troppo corta e inopportuna, pensa. Non si meritava lo schiaffo, ma una lezione forse sì. Lui ha solo esagerato un po’, ecco tutto, continua a ripetersi.

Dopo qualche giorno, nel bel mezzo di una normale discussione tra due persone che stanno insieme, Marco esagera un’altra volta. Stessa mano, altro lato della faccia. Un po’ di sangue inizia a colare dal naso. Nadia stavolta scappa via. Marco la insegue e la minaccia. Per fortuna di Nadia, però, erano ancora le dieci di sera e c’era tanta gente per strada. Marco rinuncia ai suoi insani propositi e sgomma via con la sua macchina. Nadia, in lacrime, chiama un’amica e si fa venire a prendere.

Lascia Marco quella sera stessa. E il giorno dopo, con una bella maglietta scollata, viene da me. Dopo ore di attesa e un lungo lavoro, esce dal mio salone con la sua nuova capigliatura raccolta. Ma stava benissimo anche prima. Io ho solo dato vita a un suo piccolo desiderio.

 

 

 

Club di Filippo Sepe, l’affiliate strategy del settore

Club-Filippo Sepe

Club by Filippo Sepe: tranquilli, non è una nuova loggia massonica. Si tratta del tentativo di creare una comunità di parrucchieri e professionisti del settore che vogliono tenersi sempre aggiornati sulle tecniche di taglio e colorazione, le acconciature di tendenza, e molto altro ancora.

Ci sono hairstylists che si limitano a lavorare in base al vecchio concetto della catena di montaggio: prima una cliente, poi l’altra, poi una nuova, con l’occhio all’orologio e la preoccupazione di accontentare le signore che nel frattempo stanno ingannando l’attesa leggendo un libro o scambiando quattro chiacchiere tra loro. Proprietari di grandi saloni che non investono sulla formazione, rinunciano al business delle acconciature raccolte perché non sanno come si realizzano chignons, magari hanno mani d’oro ma non sanno consigliare un make up o un abbigliamento che sappia valorizzare la capigliatura di una donna.

L’intento di questa iniziativa è puntare sullo sviluppo di una formazione continua, che crei una community di parrucchieri all’avanguardia, capaci di confrontarsi con il mercato globale. Filippo Sepe ci mette la faccia e soprattutto i propri prodotti: cera, maschera, shampoo, spuma, tutti rigorosamente all’acido ialuronico e cheratina. Sostanze indispensabili per una sana cura dei capelli. Il rapporto qualità-prezzo per i soci del club è più che competitivo, perché gli affiliati hanno diritto a uno sconto simile a quello riservato ai grossisti.

Un consumo minimo dei prodotti targati Filippo Sepe assicura poi importanti vantaggi per i membri del club: aggiornamento continuo sulle tecniche di taglio, colorazione, acconciature raccolte, con diversi incontri all’anno con Filippo Sepe e il suo team. Per non parlare della possibilità di entrare a far parte della squadra di Sepe e poter fare esperienza nei backstage di show nazionali, internazionali e di servizi fotografici, per apprendere come si crea una collezione o si organizza un evento.

Non servono curriculum di pagine e pagine: basta la voglia di mettersi in gioco e imparare da chi, come Filippo Sepe, fa questo mestiere da più di cinquant’anni.

Taglio dei capelli, rivoluzione o resistenza?

taglio-donna

Quante volte una donna cede alla tentazione del taglio e cambia look? La risposta più giusta è sempre “dipende”. Perché ci sono quelle fedeli all’immagine che hanno davanti allo specchio, e non vogliono stravolgerla a causa di un fatto o di un evento negativo. Al contrario, ci sono invece donne che approfittano di una situazione per cambiare lunghezza e colore della propria chioma.

C’è un significato psicologico? Certo che c’è. Lo spiega il prof. Roberto Pani, docente di Psicologia Clinica all’Università di Bologna: “Nella mia esperienza di psicoanalista ho potuto constatare che le emozioni che oscillano tra aspetti depressivi e aspetti euforici corrispondono spesso a modificazioni del taglio e dell’acconciatura femminile; come se l’immagine della propria capigliatura fosse un teatro o meglio un contenitore delle emozioni delle donne. Alcuni desideri di cambiamento spesso riflettono un desiderio di diventare indipendente, e di superare l’evento che ha procurato sofferenza oppure di chiudere un capitolo che rappresenta una fase della vita a cui non si sente più di appartenere. Questi desideri vengono messi in atto proprio cominciando a tagliare capelli, modificare acconciatura o colore”.

Senza voler essere troppo schematici e riduttivi, in base alle esperienze raccontate da molte donne, possiamo presentare una sorta di catalogo del taglio. 

Il taglio e la tinta

La donna che taglia di netto i capelli, da molto lunghi a corti, oppure a caschetto, vuole chiudere una relazione. Il passaggio dal parrucchiere di fiducia è una specie di battesimo per una nuova vita.

La principessa sognatrice, anche dopo una delusione, si coccola con la sua lunga e folta chioma, in attesa di una nuova opportunità o di un nuovo principe azzurro.

Tingersi di biondo, in stile Marilyn, è la scelta della ragazza che vuole apparire più sofisticata e seduttiva.

La tinta mora, infine, sarebbe il regno della donna passionale e alla ricerca della fisicità.

Hyaluronic Acid: the best friend of your skin

Hyaluronic acid

Hyaluronic Acid: we often hear about it, on tv and in healthy programs or online in every specialized websites. But, What’ s Hyaluronic acid? So, ladies you can be sure, no chemical stuff.

It is a substance that is settled naturally in the human being. We find it in derma, so in the connective tissue of the skin. And it is settled in articular cartilage. Finally it is contained in tendons and eye vitreous humour. Hyaluronic acid  is constantly metabolized and deleted. So, our organism always produces new in order to replace the old. By the time, the production of this substance goes down, that’s why the skin ages, loses elasticity and brightness and articulation problems arise.

Hyaluronic Acid: for what and how to use

We can use this substance for many things. Several scientific researches demonstrated his efficiency for cutaneous wounds , chronic and acute; in osteoarthritis and cartilagineous wounds treatment; in ophthalmic surgery. Moreover, in wellness and aesthetic field. Thanks to its phisical-chemical features, hyaluronic acid influences hydration, consistency and elasticity of the tissues. That’s why it’ s more in young person’s skin, that results hydrate, soft and bright to an old person skin , rough and less elastic.

Hyaluronic acid contained in farmaceutical products, dermo-cosmetics and medical devices can be injected directly in articulations, in derma or directly on the skin or mucouses in form of cream, gel or oil.

Do you know that healthy and haircare are competence of dermatologist, not only hairstylist? Well, modern research found out that hyaluronic acid advantages are valid not only for the skin , but also for our beloved hair .

So, a shampoo with a right dosage of hyaluronic acid helps to rebuild your hair, giving more softness, brightness and lightness.

Acido ialuronico, il miglior amico della pelle

acido ialuronico

Acido ialuronico: ormai se ne sente parlare spesso, basta accendere la tv e sintonizzarsi su un programma che parla di benessere, oppure navigare su internet e cliccare su qualche sito specializzato. Ma cos’è l’acido ialuronico? Tranquille signore, niente roba chimica. Si tratta di una sostanza naturalmente presente nell’essere umano. La troviamo nel derma, ossia nel tessuto connettivo della pelle. Poi è situata nelle cartilagini articolari. Infine, è contenuta nei tendini e nell’umor vitreo dell’occhio.

L’acido ialuronico nei tessuti è continuamente metabolizzato e eliminato. In parole povere, il nostro organismo ne produce sempre di nuovo, per sostituire quello “vecchio”.

Con il passare degli anni, la produzione di questa sostanza diminuisce. Ecco perché la pelle invecchia, perde elasticità e lucentezza, e insorgono problemi alle articolazioni.

Acido ialuronico: a cosa serve e come si usa

Le possibilità di utilizzo di questa sostanza sono molteplici. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato la sua efficacia nella cura delle lesioni cutanee, acute e croniche; nel trattamento dell’osteoartrosi e delle lesioni alle cartilagini; nella chirurgia oftalmica; ancora, nell’area del benessere e dell’estetica. Grazie alle sue caratteristiche fisico-chimiche, l’acido ialuronico influenza l’idratazione, la consistenza e l’elasticità dei tessuti. Ecco perché è molto più abbondante nella cute di una persona giovane, che è idratata, morbida e lucente, rispetto alla pelle di una persona anziana, più ruvida e molto meno elastica.

L’acido ialuronico contenuto nei prodotti farmaceutici, dermo-cosmetici e dispositivi medici, a seconda dell’uso, può essere iniettato direttamente nelle articolazioni, nel derma o può essere applicato direttamente sulla superficie cutanea o delle mucose sotto forma di crema, gel od unguento.

Lo sapevate che la cura e il benessere dei capelli sono di competenza, oltre che del vostro parrucchiere, del dermatologo? Bene, la moderna ricerca scientifica che scoperto che i benefici dell’acido in questione non valgono solo per la cute, ma anche per i nostri amatissimi capelli.

Dunque uno shampoo con il giusto dosaggio di acido ialuronico serve a ricostruire la chioma, rendendola più morbida, luminosa e brillante.

 

 

Moda Capelli / le novità 2017 illustrate ai colleghi portoghesi!

Agosto 2016, nella splendida cornice dei Campi Flegrei, Filippo Sepe accoglie l’Equipe Tecnica di Lupabiologica, azienda portoghese leader del paese nella creazione di prodotti innovativi per la cura e lo styling dei capelli, per una “tre giorni” densa di impegni.
Filippo Sepe e il suo incredibile team mostrano tutte le novità della moda capelli per l’autunno-inverno 2017 su taglio, colore e naturalmente acconciature raccolte!

Si sono alternati in aula Pino Troncone talentuossissimo hair stylist esperto nella tecnica di taglio all’inglese, Gianluca D’Ambrosio esperto colorist, ottimo hairstylist, conoscitore del metodo di Filippo Sepe che segue da molti anni e Pino Santoro una giovanissima promessa dell’hairstylist “for man” che ha saputo mostrare quanto possa essere soddisfacente il taglio maschile dal punto di vista creativo, ma soprattutto le enormi potenzialità di un segmento di mercato in costante crescita da ormai qualche anno.

Una intera giornata è stata poi dedicata alle acconciature raccolte di Filippo Sepe. Il maestro sa sempre catturare affascinandoli i colleghi stilisti che in questo caso, riprodurranno in patria le sue acconciature mettendo su un contest a cui parteciperanno decine di parrucchieri.

Insomma giorni intensi, ricchi, carichi di lavoro, scambio di idee, divertimento…

Siamo convinti che questi momenti sono la vera essenza del mestiere di hairstylist e di formatore e ne rappresentano la parte più ricca dal punto di vista umano; lo scambio di saperi, di opinioni ma soprattutto l’energia che si sprigiona sono un vero inno alle creatività!

Di seguito un piccolo videoclip realizzato per l’occasione!

Workshop di Filippo Sepe a Roma 20 giugno 2016

 

brochure workshop_Pagina_2
Il 20 giugno prossimo Filippo Sepe sarà impegnato in un workshop organizzato da Estetica Education, all’Hotel dei Congressi di Roma Eur.

Interessante la forma del workshop che permette ad un pubblico vasto di assistere a ben 3 ore di training con lo stilista, durante le quali verrano mostrate una gran quantità

di acconciature raccolte step by step, spiegate con attenzione e dovizia di particolari.

Una grande sala ospiterà almeno 100 parrucchieri provenienti da tutta Italia che hanno deciso di approfondire il tema delle acconciature raccolte,

sempre più un “must have” per le donne nei loro momenti importanti: matrimonio, serate di gala, eventi.

Riuscire ad acquisire le tecniche base per realizzare raccolti di altissimo impatto visivo ed artistico è importante e soprattutto semplicissimo.

Qui potete vedere il programma del workshop che si terrà nel pomeriggio.

Un workshop che promette di appassionarvi, stupirvi, catturarvi …

Tre ore di training intenso con un maestro delle acconciature raccolte!

Vi aspettiamo numerosi!

 

Filippo Sepe ad Agropoli

13320445_1100094090037017_3930970928408656792_oIl 5 giugno scorso Filippo Sepe ha partecipato come ospite alla serata conclusiva dell’anno accademico della SGEForm, un accademia di formazione per parrucchieri ed hairstylist,

che si è tenuta nella magnifica location del castello di Agropoli in provincia di Salerno.

La sua presenza è stata fortemente voluta in ragione del fatto che Filippo Sepe si conferma sempre di più come il maestro delle acconciature raccolte “accessibili  a tutti”, o meglio

che tutti i professionisti con un po’ di applicazione e molto esercizio possono imparare e tenere come un piccolo tesoro nel proprio salone.

Secondo ciò che riusciamo a percepire ogni giorno, siamo ad una svolta nel mondo della moda, e dopo molti anni in cui il “must have” sono stati i capelli corti (se non cortissimi) o comunque

lunghi e sciolti ora torna prepotente la moda dei capelli raccolti.

Chignon, trecce che devono creare ricchezza, movimento e nello stesso tempo essere sontuose, soprattutto nelle grandi occasioni (matrimoni, serate di gala).

Ecco il motivo di un rinnovato interesse che si porta dietro la necessità di avere uno specialista delle acconciature raccolte in ogni salone, una o più figure in grado di realizzare

un gran numero di raccolti, ma soprattutto di consigliare e guidare i clienti verso la scelta.

Quindi, la scelta di investire in questo settore risulta sempre più una scelta vincente.

Di seguito un piccolo video realizzato per l’evento!